Terapie

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TERAPIA TOPICA

I trattamenti “topici” sono quelli che vengono applicati direttamente sulla pelle, generalmente sotto forma di creme o unguenti.
Le classi di farmaci topici utili nella psoriasi comprendono:
Farmaci cheratolitici: facilitano la rimozione delle squame, predisponendo le chiazze per altri trattamenti. Appartiene a questo gruppo l’ Acido Salicilico.
Farmaci analoghi della Vitamina D3: agiscono inibendo la proliferazione dei cheratinociti. Appartengono a questo gruppo il Calcipotriolo, il Tacalcitolo, il Calcitriolo.
Cortisonici: agiscono sulla componente infiammatoria della psoriasi e sembrano inibire la divisione delle cellule. Devono essere utilizzati solo per brevi periodi se si vuole evitare l’insorgere di effetti collaterali come l’atrofia della cute. Particolare cautela va posta nel caso di localizzazioni come viso, genitali, pieghe cutanee, specialmente se le lesioni sono molto infiammate. In tale evenienza, la terapia con cortisonici deve essere praticata solo per periodi limitati, generalmente inferiori ai 15 giorni.
I cortisonici topici, associati all’Acido Salicilico, sono particolarmente indicati nelle localizzazioni al cuoio capelluto. Inoltre, alcuni farmaci topici si basano sull’ associazione tra analoghi della Vit. D3 e Cortisonici, per agire su due meccanismi cardine della psoriasi.

FOTOTERAPIA

La prima forma di fototerapia nella psoriasi è certamente l’esposizione della pelle alla luce del sole, ed in particolare alla luce “Ultravioletta” o radiazione Ultravioletta (UV).
La luce UV è in genere suddivisa in UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-100 nm). Il sole emette tutte e tre le bande di UV, ma il 99% dei raggi UV che arriva sulla terra sono UV-A: infatti, praticamente il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B è assorbito dall’atmosfera terrestre.
La ricerca ha permesso di stabilire che, nel trattamento della psoriasi, la luce UV-B (lunghezze d’onda di 311-313 nm) è la più efficace.
UV-B a banda stretta: utilizzano radiazioni ultraviolette di tipo B a 311 nm. Sono efficaci nella psoriasi perché inibiscono la proliferazione cellulare e perché hanno un’azione soppressiva sulla funzione di una particolare classe di globuli bianchi, i linfociti T. Il tempo e l’intensità dell’esposizione deve essere controllata e limitata per evitare un’eccessiva esposizione ed ustioni della pelle.
La fototerapia con UV-B non è indicata nella psoriasi pustolosa e nella psoriasi inversa.
Terapia PUV-A: è l’associazione tra psoraleni (farmaci foto-sensibilizzanti) e raggi UV-A. Tale terapia agisce sulla psoriasi perché ha una azione immunosoppressiva sui linfociti T ed inibisce la funzione dei neutrofili (un’altra tipologia di globuli bianchi) oltre a inibire la proliferazione dei cheratinociti (le cellule della pelle).
La PUV-A è controindicata nei bambini, in gravidanza, in presenza di dermatosi fotosensibili, di gravi patologie cardiache, epatiche e renali, di neoplasie cutanee e di cataratta.
Le terapie sistemiche della Psoriasi sono indicate per le forme gravi.

FARMACI SISTEMICI TRADIZIONALI

Methotrexate: è un antagonista dell’acido folico, una molecola necessaria per la sintesi della timidina, un costituente del DNA. Può essere somministrato per via orale o intramuscolare.
Ciclosporina: è un farmaco che blocca la trascrizione dei geni di alcune molecole dette citochine nei linfociti T. Viene somministrata per via orale. Va utilizzata con cautela nei soggetti con insufficienza renale ed ipertensione.
Retinoidi orali (Acitretina): agiscono sui meccanismi di differenzazione delle cellule cutanee e limitano l’infiammazione dei tessuti. Viene somministrata per via orale. Può provocare secchezza delle mucose.

FARMACI BIOLOGICI

I farmaci biologici o biotecnologici, sono nati dall’impiego di tecniche avanzate di bioingegneria molecolare, che consentono di utilizzare proteine di fusione e anticorpi monoclonali, per arrivare ad inibire in modo selettivo le proteine che perpetuano l’infiammazione. In particolare, molti di essi, agiscono riconoscendo e legando un messaggero chimico presente nell’organismo umano, chiamato fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa), che ha un ruolo centrale nel meccanismo di comparsa della psoriasi ed è presente ad alti livelli nelle lesioni psoriasiche e nella sinovia articolare di pazienti con artrite psoriasica. Numerose evidenze dimostrano che esiste una correlazione fra la gravità della psoriasi e l’aumentata concentrazione di TNF-alfa nel siero. I farmaci biologici sono somministrati con iniezioni sottocute o infusione endovenosa, solo in casi selezionati e sotto stretto controllo medico, a pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali. Dopo 10 anni dall’inizio del loro impiego nei malati di artrite, sappiamo che sono possibili effetti collaterali, quali infezioni, che tuttavia possono essere ridotti al minimo da un attento controllo specialistico.

I farmaci biologici utilizzati nella terapia della psoriasi comprendono: etanercept, infliximab, adalimumab, golimumab e ustekinumab

APPROFONDIMENTO
  • Etanercept, una proteina di fusione ottenuta tramite tecniche di DNA ricombinante del recettore umano p75 del fattore TNF-alfa con la frazione Fc dell’immunoglobulina umana IgG1. La proteina funziona da recettore solubile per il TNF-alfa e possiede un’affinità di legame per il TNF-alfa più alta di quella degli altri recettori solubili. Il farmaco viene somministrato tramite iniezione sottocutanea, alla dose di 50 mg a settimana. E’indicato per psoriasi, artrite psoriasica e artrite reumatoide.

  • Infliximab,  un anticorpo monoclonale chimerico che si lega con alta specificità e affinità sia alla forma solubile che a quella trans-membrana del TNF-alfa, inibendone l’attività. Pertanto, l’Infliximab agisce riducendo l’infiammazione e l’iperproliferazione cellulare. La somministrazione del farmaco avviene per via endovena, ad un dosaggio dipendente dal peso corporeo del paziente, ogni 8 settimane. Il farmaco viene indicato per la psoriasi e l’ artrite psoriasica.

  • Adalimumab, un anticorpo monoclonale di tipo umano che ha come target il TNF-alfa. Come tutti gli anti TNF-alfa, possiede una grande selettività d’azione, cioè è in grado di agire solo sull’attività della molecola, senza interferire con altri sistemi dell’organismo. Si somministra per via sottocutanea alla dose di 40 mg ogni 14 giorni. E’ indicato per la psoriasi e l’ artrite psoriasica.

  • Golimumab, un anticorpo monoclonale di tipo umano, che riconosce e lega il TNF-alfa. Si somministra sottocute, alla dose di 50 mg ogni 4 settimane.Viene utilizzato per il trattamento di forme moderate e gravi di artrite reumatoideartrite psoriasica e spondilite anchilosante.

  • Ustekinumab, un anticorpo monoclonale di tipo umano che lega con elevata affinità e specificità la subunità proteica p40 delle interleuchine IL-12 e IL-23, inibendo il legame di queste citochine con il recettore specifico IL-12Rbeta1 espresso sulla superficie di cellule immunitarie. Il farmaco si somministra sottocute ogni 12 settimane e viene indicato nella terapia della psoriasi.

     TABELLA

COME APPLICARE GLI STEROIDI TOPICI

Gli steroidi topici sono applicati una-due volte al giorno, a seconda delle indicazioni del medico. Applicane la giusta quantità, né troppa né troppo poca,  sulla cute da trattare e massaggia delicatamente, quindi lava le mani (a meno che le mani non siano la zona trattata).
Come fare a capire qual è la giusta dose? L’unità della punta delle dita
La quantità di steroide topico che si dovrebbe applicare è comunemente misurata con la cosiddetta “ unità della punta delle dita” (in inglese “Finger Tip Unit” o  FTU). Una FTU corrisponde alla quantità di farmaco che sta sul polpastrello di un adulto (Figura). Il farmaco deve essere contenuto in un tubo di dimensioni standard con un ugello da 5 mm circa.
Una FTU è sufficiente per trattare una zona di pelle di dimensioni pari a due volte la dimensione del palmo della mano di un adulto con le dita congiunte.

I seguenti sono ulteriori esempi, validi per gli ADULTI:

 

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